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venerdì 22 marzo 2024

YHW NON FU UN DIO ESCLUSIVAMENTE ISRAELITICO

di Gigi Sanna

YHW NON FU UN DIO ESCLUSIVAMENTE ISRAELITICO MA UN DIO PANMEDITERRANEO. IN UN CERTO SENSO FU 'MOLTO DI PIU' DI QUELLO BIBLICO.


Dalle nostre ricerche in campo epigrafico condotte in particolare in Sardegna e in Etruria ma anche in Grecia (Pito, santuario di Delfi), risulta un dato abbastanza chiaro: in origine il dio yhw non fu un dio israelitico ma con ogni probabilità un dio (IL,ILI) venerato nella terra di Canaan, cioè grosso modo nell'attuale Palestina. 

Le guerre di Israele contro le popolazioni abitanti nella 'terra promessa' portarono gli ebrei, dopo le vittorie contro i Cananei, ad appropriarsi di una divinità altrui e a gestire i libri (o parte di essi) che di quella divinità erano stati i 'narratori'. 

lunedì 5 febbraio 2024

Sardinya: Scorie nucleari, siti militari dopo le elezioni


Di Mauro Pili
L'Unione Sarda
Il Governo amplia anche il numero dei porti del Mezzogiorno per ospitare poli strategici per impianti eolici offshore

Ora è legge: i poligoni militari, il 65% di quelli italiani sono dislocati in Sardegna, potranno essere “candidati” dal Ministero della Difesa ad “ospitare” il deposito unico di scorie nucleari. Il sigillo finale sul “golpe bianco” lo ha apposto mercoledì sera il Senato della Repubblica. Voto di fiducia, per non perdere tempo e per blindare il risultato. Niente ulteriori emendamenti, nessuna possibilità di modifica rispetto a quanto già approvato il 26 gennaio scorso dalla Camera dei Deputati. Mercoledì notte, ultimo giorno di gennaio, il provvedimento trasformato in legge con il voto parlamentare viaggiava già verso la Zecca dello Stato. Entro le prossime ore dovrebbe finire nella Gazzetta Ufficiale.

giovedì 1 febbraio 2024

FT: La villa di Berlusconi messa in vendita per oltre 500 milioni di dollari –

Costa Smeralda  Sardinya : Villa Certosa di Berlusconi

La proprietà sarda del defunto ex primo ministro italiano è famosa per aver ospitato molti politici di spicco, tra cui il presidente russo Vladimir Putin


La famiglia del defunto ex primo ministro italiano Silvio Berlusconi ha messo in vendita la sua lussuosa tenuta sulla spiaggia sarda, Villa Certosa, ha riferito mercoledì il Financial Times, citando fonti del consulente immobiliare Dils, che sarà responsabile della vendita.

Secondo il rapporto, il prezzo della proprietà è stato fissato a 500 milioni di euro (540 milioni di dollari), quasi il doppio dell’ultima stima del 2021, che valutava la proprietà a 260 milioni di euro.

lunedì 1 gennaio 2024

Monte Arcosu, dalle prugne ai «paradisi fiscali»


Mauro Pili
Ecco il contratto “condizionato” di vendita ad una società del Lussemburgo: da 10mila euro a 20 milioni di guadagno

Terra di nessuno. Come se quelle pendici a ridosso dell’Oasi del Cervo, dominate dal Monte Arcosu, fossero diventate di colpo zona franca, dove tutto è consentito, dove le leggi dello Stato e della Regione si sono fatte in un attimo carta straccia. I Palazzi di Roma questa volta sono stati solerti come non mai, pronti a chiudere occhi e ignorare vincoli e divieti. Un blitz, si potrebbe dire. Questa storia, però, fatta di prugne annientate e paradisi fiscali che incombono, è molto di più. È l’ultima prova di forza di uno Stato “padrone” che non guarda in faccia a nessuno, che ignora la storia, calpesta le norme, cancella senza colpo ferire le più elementari regole della “leale” collaborazione tra Regione e Comuni, se ne infischia di natura, patrimonio ambientale e paesaggio.

venerdì 27 ottobre 2023

Boicotta il film Shardana - NO HUB ENERGETICO IN SARDINYA!


RIFIUTIAMO DI ESSERE USATI

Aziende sponsor del film Shardana sono le stesse che intendono invadere la Sardegna con gigantesche pale eoliche a discapito di territori e acque patrimonio a cielo aperto di biodiversità e di storia. E non è per ironia della sorte, che gli attori di questa vergognosa speculazione, strumentalizzando la Nostra storia e suoi protagonisti, i nuragici e gli shardana, cercano con questo film di manipolare il sentire comune.

Aziende sponsor del film Shardana sono le stesse aziende che speculano sul nostro territorio con pale eoliche

Il progetto è quello di innalzare un muro di pale eoliche nel mare davanti alle nostre coste

Migliaia di ettari di terreni agricoli produttivi sottratti all’agricoltura e destinati all’installazione di pannelli dell’agrivoltaico

mercoledì 20 settembre 2023

Alle porte di una nuova Mussolinia

Pastore sardo
Di  Mariella Camedda 
Corsi e ricorsi della storia
Alle porte di una nuova Mussolinia

Il 18 Settembre 2023.
Girovagando sul web, colpisce questo articolo pubblicato da Torino Cronache dal titolo “Un vento di cambiamento soffia sulla Sardegna ¬– Dall’esodo dei giovani all’arrivo dei pastori kirghisi: un progetto di integrazione”

<<Chi è stato in Sardegna, - recita l’articolo – anche solo per una vacanza, ha potuto certamente ammirare e godersi non solo il suo mare e le sue spiagge uniche ma anche il suo paesaggio aspro, modellato dal vento e dalla millenaria attività agro-pastorale. Ha sicuramente gustato anche i prodotti caseari che per la loro unicità e bontà sono esportati e consumati in mezzo mondo. Attraversando l’isola però si vedono paesi, specie nell’interno, pressoché disabitati. Lo spopolamento sembra una piaga inarrestabile. Inoltre il prezzo del latte pagato ai pastori è basso nella misura in cui l’attività della pastorizia rischia di diventare residuale nell’economia dell’isola, offrendo ai giovani solo l’emigrazione come via di uscita per costruirsi un futuro.>>

mercoledì 13 settembre 2023

Pale eoliche e speculazione energetica in Sardinya

Documento elaborato dalla redazione di SaDefenza

Sulla questione della speculazione energetica: l'eolico.

In Sardegna (secondo quanto rilevato da Terna relativamente alla produzione di energia elettrica per il 2021), c'è una richiesta di circa 9.000 GWh e una produzione che va ben oltre il 25% circa di energia che viene portata in Continente. Attualmente, di questa produzione il 30% circa viene da rinnovabili. Percentuale che al momento copre il 40% dell'efficienza isolana, ma che se riportata agli usi residenziale, e/o togliamo l'industria, arriva anche al 40/60%.

mercoledì 7 giugno 2023

RIFIUTIAMO LO SFRUTTAMENTO DI TERRA E MARE, BASTA CON PALE EOLICHE E PANNELLI FOTOVOLTAICI! SARDI UNIAMOCI!

no alle pale eoliche e ai pannelli fotovoltaici nei campi di Sardinya
SARDI UNIAMOCI!

Stanno per iniziare i lavori surreali per realizzare l'opera più grande al mondo. Oltre la devastazione che procurerà alla nostra terra, e nel nostro mare, con pale eoliche alte fino a 400 metri d'altezza, non porterà un solo euro al popolo sardo ma andranno a finire nelle tasche di meri speculatori senza scrupoli.

Il No all’eolico. Tar Sardegna: il vincolo architettonico è imprescindibile
di e.gazette
Lo stabilisce una sentenza. Italia Nostra chiede un tavolo per stabilire le aree compatibili

sabato 3 giugno 2023

Un popolo in difesa del suo territorio

Grano non bombe
di Mariella Camedda

Un popolo in difesa del suo territorio

 “In mille a Cagliari contro esercitazioni e basi militari”

Così titola L’Unione Sarda.it alle 20.15 di ieri 02 giugno 2023 in occasione della manifestazione tenutasi ieri con un pacifico corteo che dal Poetto, passando per le caserme del lungomare, è giunto fino a Cagliari.

Tra le molte sigle, associazioni e movimenti presenti, immancabile  Sa Defenza  pronta a  ribadire il suo dissenso tanto alle servitù militari, quanto alle guerre, a cominciare, come ricordato  dallo stesso Valter Erriu nel suo intervento, da quella che lo Stato, con il lockdown, il coprifuoco, l’imbavagliamento, la privazione del lavoro e coercitivi trattamenti sanitari, ha messo in atto  contro i suoi cittadini.

Quanto  si faccia scempio della nostra Isola a buon mercato è un dato di fatto tristemente confortato dai dati: dati  che si fanno sempre più evidenti e che rischiano un’escalation viste le pressioni per ulteriori espansioni e allargamenti delle aree di territorio già coinvolte o da dedicare all’industria degli armamenti.

mercoledì 31 maggio 2023

Piano shock, nell’Isola di Sardinya la “Black Mass” di tutto il globo nella nostra terra: A FORAS!

donna sarda Jerzu
Come al solito questi globalisti hanno poca fantasia e riversano la loro porcheria sulla nostra terra, non bastano 20mila km2 di coste occupate per le esercitazioni militari NATO, oltre tremila pale eoliche che vogliono infilare in ogni pertuso (o buco di culo) di questa martoriata terra, con decine di migliaia di km2 con fattorie del sole e pannelli fotovoltaici al posto della produzione di buon cibo, inoltre non dimentichiamo i depositi di scorie nucleari che vogliono appioppare a sette regioni la cui peggio trattata è sempre la Sardinya con un totale di 14 aree idonee per lo stoccaggio dei rifiuti nucleari, pur sempre nella nostra isola.
le aree per i depositi di scorie nucleari in Sardinya
Insomma la loro idea è trasformarci in una bella discarica, una piattaforma per le loro esercitazioni un hub energetico per i loro bisogni di energia,  con la merda peggiore cancerogena e distruttiva, che ci trasforma in immondezzaio altamente tossico lontano dalle loro belle città continentali dei 15 minuti. Ma non hanno tenuto conto, o non hanno idea,  della opposizione di popolo, a Pratobello già si è dimostrato il carattere antimilitarista ma oggi sarà molto più potente per la determinazione del popolo shardana... non passeranno i loro biechi progetti, la lotta sarà dura e all'ultimo sangue visto che le parole e le manifestazioni non bastano a farli recedere e tornare sui loro passi, si dovrà per questo tornare e applicare la legge del taglione del" occhio per occhio, dente per dente"...
SaDefenza

mercoledì 17 maggio 2023

Fuori la NATO dalla Sardinya!

NO AL 60 PER CENTO DI SERVITU’ MILITARI SUL TOTALE DI SERVITÙ ITALIANE NEL TERRITORIO SARDO… 

BASTA  CON LE ESERCITAZIONI MILITARI IN TERRA SARDA!

La NATO nasce come  alleanza militare di carattere difensivo a favore degli stati dell’Europa e dell’America settentrionale costituita durante la guerra fredda. Attualmente, dopo la caduta dell’URSS e del comunismo, un’organizzazione come la NATO non sarebbe più necessaria. Però, ancora oggi, continuano le guerre e le esercitazioni militari. La situazione continua a sussistere anche per quanto riguarda l’utilizzo del territorio, sottratto in gran parte alla disponibilità di cittadini e imprese

mercoledì 10 maggio 2023

Dr.sa Maria Rosaria Randaccio e la spada di giustizia

Christian Solinas presidente regione autonoma sardegna
La dr.sa Randaccio dopo tante esortazioni per porre fine all'ingiustizia per la Sardegna , dice basta al continuo insulto dei politicanti inetti dell'isola e brandisce la spada della giustizia , LETTERA APERTA AL DR SOLINAS PRESIDENTE DELLA SARDINYA , che a quanto pare, nonostante abbia illuso con la propaganda elettorale il popolo sarda dell'attuazione definitiva della zona franca ha gettato nel dimenticatoio le sue promesse all'elettorato a chi lo ha eletto, frustrando quanto il popolo ha di diritto con il dlgs 75/98 #SaDefenza

sabato 21 gennaio 2023

Eccesso di mortalità Italia tra gennaio e maggio 2022


Questa è la situazione drammatica dei casi avversi al siero genico,
 in Italia si noti la Sardinya, "vaccino" malefico con mRNA, imposto da uno stato criminale,
e ora chiediamo che sia esposto e si dia spazio al giusto e al vero 

Eccesso di mortalità Italia tra gennaio e maggio 2022
Le variazioni della mortalità è rispetto alla media annuale 2015-2019


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mercoledì 18 gennaio 2023

La penisola Delta: metafora della distruzione del Mondo

Manifestazione antimilitarista a Teulada - foto di cronache nuoresi
di Carlo Bellisai
La Terra è vasta e ci sono tanti luoghi remoti di cui si parla poco, o non si parla. Non si parla della plastica che viaggia sul Po’, sul Reno e sul Danubio, tantomeno di quella sul Gange. Avete avuto notizie dei popoli dell’Oceania che rischiano di essere sommersi, a causa dell’innalzamento del livello del mare? O della situazione degli indios dell’Amazzonia, assediati dagli speculatori e dalle bande armate?  Ma non è una questione di distanze: talvolta anche ai luoghi più prossimi non si presta la dovuta attenzione.

E’ questo il caso di quel promontorio costiero del sud-ovest della Sardegna, che geograficamente termina a mare con il Capo Teulada, ma che militarmente viene denominato PENISOLA DELTA.

lunedì 9 gennaio 2023

Codici Fenici ... tutto parte dall'isola in mezzo al Mediterraneo la Sardinya


di Georgi Nikolai
Codici Fenici e una chiave di lettura che ho scoperto tre anni fa osservando l'antica architettura Egiziana e stile classico architettonico. 

Nelle osservazioni mi sono reso conto che entrambi comunicano come è fatto questo mondo in una maniera scientifica nascosta dietro immagini architettoniche. 

Li vedevo come codici e avendo presente che entrambi fanno parte dello stesso potere Fenicio ho dato il nome di Codici Fenici. 

Quindi esprimono come è fatto questo mondo è quale e la fonte della creazione di questo mondo. 

venerdì 30 dicembre 2022

Fottuto dalla stato - mi riprendo la mia libertà

SaSà in piazza Garibaldi a Cagliari
Salvatore Gigante, parte dalla Val di Susa da solo e gira l'Italia per contestare uno stato usurpatore che con il lockdown e le regole della psciopandemia porta al fallimento dei piccoli artigiani e commercianti, oggi è in piazza Garibaldi a Cagliari dove una piccola folla lo ha ospitato ed elogiato per la sua forza e coraggio.

SASà ha un ristorante in società con un'amica in val di Susa "il Gigante e la Gallina", NOI di SaDefenza e de Is Pipius invitiamo tutti gli amici e i sinceri democratici, se ancora esistono, a ospitare e sostenere questo piccolo grande uomo nel lungo viaggio in lungo in giro per l'Italia, e, al suo ritorno in val di Susa il punto di ristoro che gli permette di vivere.

mercoledì 17 agosto 2022

Sisara - terrore degli israeliti- era eroe sardo

Arciere shardana-nuragico
di Aldo Baquis

Nuovi studi gettano luce sul mistero degli antichi Shardana

ROVINE DI AL-AHWAT (ISRAELE) - Tremiladuecento anni dopo la sue gesta, il ruvido e possente condottiero Sisara desta ancora brividi di inquietudine fra i bambini ebrei che leggono la Bibbia. Se quel giorno a Meghiddo (Galilea), con le sue 900 bighe, avesse sopraffatto l'esercito di Barak, per gli israeliti sarebbe stato il tracollo. Invece - come narra il 'Cantico di Debora' - al termine dell'epica giornata Sisara avrebbe trovato la morte a tradimento, trafitto alla tempia con un picchetto da una donna, Giaele (Yael), che credeva amica. Chi fosse Sisara (in ebraico Sisra') , con esattezza non si e' mai saputo.

lunedì 2 agosto 2021

Sardi e Sicuri Analisi di una Disfatta

Abbiamo ricevuto da un gruppo di cittadinanza attiva - riunito sotto il nome di LiberAZIONE S.A.R.D.A.  - un interessante report investigativo intitolato "Sardi e Sicuri Analisi di una Disfatta" che  analizza l'efficacia della campagna regionale "Sardi e Sicuri" della Regione Sardegna.

Il documento giunge alla conclusione dimostrandone gli esiti disastrosi sotto ogni aspetto:  malgrado le enormi quantità di persone testate, lo screening  di massa non ha infatti portato ad alcun rilevante controllo sulla curva epidemiologica, risultando solo un enorme dispendio di risorse pubbliche a detrimento dei sardi stessi.

SaDefenza lo scorso anno ha lanciato un grido di allarme, prima che si diffondesse la paranoia terroristica mediatica, nel denunciare pubblicamente l'intento di Crisanti, Burioni e Pregliasco di voler  trasformare la Sardinya in un laboratorio; Ciononostante Andrea Crisanti  è stato chiamato dal presidente Christian Solinas a formare lo pseudo comitato tecnico sardo che si è rivelato inefficace, incapace e sprecone, ai danni dei sardi trasformati in cavie, il documento di LiberAZIONE dimostra la disfatta della campagna regionale e le implicazioni tutt'altro che etiche della Giunta Regionale Sarda nell'effimera propaganda di  "Sardi e Sicuri".
SaDefenza
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LiberAZIONE S.A.R.D.A. è un gruppo di cittadini uniti da ideali comuni. 

È composto da persone che hanno avuto esperienze di associazionismo e attivismo nelle diverse città dove hanno vissuto, si sono conosciute nel 2017 durante le mobilitazioni contro la legge Lorenzin. Nel Settembre 2020 si sono costituiti come realtà autonoma, collaborando con gruppi, associazioni, avvocati, medici e insegnanti, presenti sia nell'isola che nello stivale. L'obiettivo di LiberAZIONE S.A.R.D.A. è quello di portare l'attenzione su alcune istanze che riguardano la difesa della dignità umana per cui ogni essere sia libero nell’agire e nello scegliere: libertà di cura, diritto alla salute psicofisica, libertà di educazione, libertà di espressione, tutela del territorio; cercando di promuovere conoscenza, stimolare impegno e connessioni tra realtà che si riconoscono in questi valori. 

Il nostro focus è principalmente incentrato sulle questioni inerenti l’istruzione, sia pubblica che all’interno del nucleo familiare. 

Questo sta alla base di un impegno comune che favorisca il rovesciamento del sistema di valori imposto, che ha determinato uno scollamento tra le naturali esigenze dell’uomo e la società. 

La conoscenza è il primo passo per un'azione consapevole e condivisa, perché la società sia un corpo sociale e non un insieme di monadi isolate. 



LiberAZIONE S.A.R.D.A. (Libertà, Azione, Salute, Amore, Resilienza, Democrazia, Autoderminazione)



SARDI E SICURI 
Analisi di una disfatta 

"I risultati raggiunti – dichiara il Presidente Christian Solinas – ci dicono che la Sardegna può diventare un modello non solo per il Paese, ma per tutta l'Europa”
“Il nostro obiettivo è quello di spezzare le catene di contagio e abbattere la circolazione virale sul nostro territorio per portare la Sardegna il più rapidamente possibile fuori dall'emergenza".  regione.sardegna 


Circa 300 mila test effettuati da gennaio ad aprile; una massiccia macchina operativa supportata da ingenti investimenti, annunciata con appelli roboanti ma conclusasi in un silenzio assordante (e con qualche mugugno), quasi la si volesse infine occultare.

Ci siamo dunque chiesti quanto essa possa aver concretamente contribuito alla sicurezza dei sardi, se abbia saputo tenere il polso dell’altalenante dinamica epidemiologica avutasi in Sardegna nel lungo periodo, se abbia infine avuto una reale e decisiva valenza ai fini diagnostici e statistici.

Per tentare una risposta abbiamo raccolto quanta più documentazione disponibile “in chiaro” sufficiente a produrre un bilancio serio, ragionato e supportato dai dati.

Proveremo a riportarne di seguito - in modo assai schematico - una cronistoria ed a trarne le debite ed oneste conclusioni che - chiunque avrà pazienza di seguirci fino in fondo - potrà trovare in calce a questo report, con qualche sorpresa.


Inizio Campagna:

L'annuncio dell'ATS: "Complessivamente, la macchina approntata con la collaborazione di Andrea Crisanti, microbiologo e ordinario dell'Università di Padova, conterà 46 postazioni e 180 operatori.  
atssardegna

I primi tamponi antigenici rapidi, saranno eseguiti in Ogliastra tra il 4 e il 5 gennaio 2021 e saranno poi ripetuti a una settimana di distanza – l’ 11 e 12 gennaio 2021 – sui soggetti risultati negativi, così da aumentare la probabilità di intercettare eventuali positività al Covid. Verranno usati due tipi di tamponi differenti, lo stesso procedimento verrà pian piano utilizzato in tutta l’isola:
● Nella prima sessione di test saranno utilizzati tamponi antigenici rapidi cromatografici (in grado di restituire un risultato visibile a occhio nudo tramite la colorazione, nell’arco di 15 minuti);

● Nella seconda sessione saranno impiegati tamponi antigenici immunofluorescenti (risultato entro 24 ore attraverso l’analisi con un apposito macchinario).
si comincia il 4 gennaio: "In 6 mesi Covid free" Nell'Isola il "Vaccine day" unionesarda

Dr. Andrea Crisanti e il presidente Christian Solinas

Non sappiamo che ruolo abbia avuto la missione IGEA nella campagna specifica, visto che è già operativa a novembre 2020:
lanuovasardegna.it/regione/2020/11/09/news/covid-medici-militari-per-i-tamponi-in-sardegna-1.39519485>

I medici militari a Sassari


MEMORANDUM


La Sardegna passa in zona bianca il 1 marzo.
Il 22 marzo scala in arancione. In rosso il 12 aprile.


Conteggio Tamponi:

OGLIASTRA. Prima fase: 4-5 Gennaio:

https://www.regione.sardegna.it/ >

Sono stati eseguiti 26.936 tamponi antigenici pari all'80% del target individuato per l'attività di screening sulla popolazione residente nei 23 comuni dell'area: 14.218 tamponi eseguiti nella prima giornata e 12.718 nella seconda. Le positività rilevate al tampone antigenico sono 142. Le persone risultate positive sono state sottoposte al test molecolare.
Il test antigenico viene ripetuto sulla popolazione l'11 e il 12 gennaio.
Nessuna tabella sinottica attualmente reperita, malgrado formale richiesta.


NUORESE 6-14 feb:

< http://www.quotidianosanita.it/sardegna/articolo.php?articolo_id=92769 >

<https://www.sardegnalive.net/news/in-sardegna/136724/campagna-sardi-e-sicuri-nel-nuorese-ecco-tutti-i-dati-paese-per-paese >

Nelle due tornate sono stati individuati 65 positivi confermati dal tampone molecolare. Hanno partecipato complessivamente 82.020 cittadini. Nella prima tappa sono risultati solo 28 positivi su 40274 screening.
TABELLA PDF: http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato9876683.pdf



MEDIO CAMPIDANO 20-21 febbraio:

< http://www.quotidianosanita.it/regioni-e-asl/articolo.php?articolo_id=93134 > Ai 3 positivi confermati al tampone molecolare sabato 20 febbraio, ne sono stati identificati altri 7 sulle operazioni sanitarie di tamponamento ed esito effettuate sui positivi individuati al test antigenico la domenica seguente. TOTALE: 10. Oltre 24mila i test antigenici eseguiti.
TABELLA PDF:( http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato4071383.pdf )


ATS parla di Ventotto i comuni del Medio Campidano che hanno partecipato allo screening promosso dalla Regione e condotto da Ares-Ats, 103 i comuni della Sardegna coinvolti dall'avvio del progetto, per oltre 150mila test eseguiti <https://www.aslsanluri.it/index.php?xsl=7&s=72509&v=2&c=214>



CAGLIARI 13-14 marzo:

< https://www.quotidianosanita.it/sardegna/articolo.php?articolo_id=93328> effettuato complessivamente nelle due giornate dedicate, circa 30 mila tamponi. Confermati 49 positivi con l’analisi approfondita al molecolare.
Nessuna tabella attualmente reperita, Malgrado formale richiesta.



SASSARI 10-11 aprile
<http://www.regione.sardegna.it/j/v/2568s=422140&v=2&c=392&t=1>

<(https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sassari-provincia/sardi-e-sicuri-nel-sassarese-quasi-30mila-test-lciipoyk>

<https://www.sardegnadies.it/a-sassari-attualmente-ci-sono-77-positivi-al-coronavirus/>

<https://www.youtube.com/watch?v=sNhXWR220NE>



Quasi 29 mila test totali. 77 positivi individuati la prima giornata.
NESSUNA TABELLA SINOTTICA ATTUALMENTE REPERITA


18 Aprile piccoli comuni del Sassarese: 17.692 i test antigenici per la rilevazione del Covid-19 eseguiti in 23 comuni nelle giornate di sabato 17 (9.125 tamponi eseguiti) e domenica 18 aprile (8.567 test).


In tutto 27 le sedi operative in campo nei comuni di Alghero, Porto Torres, Ozieri, Ploaghe, Olmedo, Bono, Bonorva, Pattada, Thiesi, Pozzomaggiore, Perfugas, Villanova Monteleone, Mores, Benetutti, Stintino, Chiaramonti, Florinas, Codrongianos, Bonnanaro, Torralba, Laerru, Sedini e Bultei.


Mancano i dati, ma crediamo siano anch’essi irrisori: in molti comuni si annuncia: “nessun positivo rilevato”.

A quella data arriviamo a circa 300 mila test dall'inizio della campagna.



Stralci di casistica locale:


San Sperate: https://www.sansperate.net/dettagli/comunicazione/1584

Totale 1480. Di questi 25 sono risultati positivi al test rapido quindi richiamati nella stessa giornata insieme ai loro contatti diretti per essere sottoposti a test molecolare.
In totale, sempre tra sabato e domenica, sono state richiamate e sottoposte a tampone molecolare 81 persone. Di questi 81 tamponi solo in 9 persone è stata confermata la positività.

Pattada, 25 tutti falsi positivi: <https://www.unionesarda.it/news-sardegna/sassari-provincia/sardi-e-sicuri-a-pattada-25-positivi-al-covid-poi-pero-si-scopre-che-non-lo-sono-cknw3vy3 >

Tortolì:

<https://www.vistanet.it/ogliastra/2021/01/13/sardi-e-sicuri-i-dati-dello-screening-covid-a-tortoli-il-sindaco-cannas-grande-responsabilita-della-comunita/>

Confermati 19 su 30: https://www.comuneditortoli.it/ente/comunicati/252


Alghero: 59 positivi su 5361 test: <https://www.comune.alghero.ss.it/it/novita/news/Screening-di-massa-Sardi-e-Sicuri-eseguiti-5.361-test-/>

Non si hanno dati su quanti siano stati confermati al molecolare.


Lo scandalo Tamponi VivaDiag:

Sardi e sicuri’, le storie di falsi positivi. Ecco cosa è successo con lo screening:
Positivi al test cinese VivaDiag e negativi al tampone molecolare fatto poco dopo. È questa una costante emersa nella campagna ‘Sardi e sicuri, voluta dall’Ats e conosciuta anche come ‘Piano Crisanti’.

La preoccupazione di Sardinia Post si concentra sul numero abnorme di "falsi negativi". Così scrivono:
"I falsi positivi sono il male minore. Perché nel giro di 24 ore, tra test rapido cinese e tampone molecolare, una persona risultata inizialmente infetta viene a conoscenza del proprio reale stato di salute. Il problema vero sono i falsi negativi che stanno in mezzo agli altri convinti di essere sani, ma trasmettono il virus a loro insaputa. Per questa ragione in Francia i VivaDiag sono stati banditi, mentre da noi l’Ats continua a non dire una sola parola".
<https://www.sardiniapost.it/cronaca/sardi-e-sicuri-le-storie-di-falsi-positivi-ecco-cosa-e-successo-con-lo-screening/>


I Progressisti del Consiglio regionale chiedono al presidente Christian Solinas, di “sospendere la campagna ‘Sardi e sicuri’“. Il gruppo di opposizione lo fa per una serie di ragioni, incluse le dichiarazioni del virologo Andrea Crisanti, il padre di ‘Sardi e sicuri’ che è stato ingaggiata dalla Regione e dall’Ats. Lo dice per tutti il capogruppo Francesco Agus. Che aggiunge: “Lo sollecitiamo da tempo e lo ribadiamo ancora di più oggi alla luce delle ultime dichiarazioni del professor Crisanti, sull’efficacia dei test rapidi antigenici”. Ovvero quelli utilizzati nell’Isola (leggi qui l’approfondimento di Sardinia Post).

<https://www.sardiniapost.it/politica/covid-agus-a-solinas-su-sardi-e-sicuri-stop-a-screening-test-antigenici-inutili/>


il commissario straordinario di ARES ATS Massimo Temussi replica: fake news e notizie fuorvianti creano solo allarmismo e scetticismo tra i cittadini, rischiando di compromettere il lavoro che si sta facendo sui territori in un momento in cui non possiamo abbassare la guardia nei confronti della pandemia”.
<http://www.aslcagliari.it/index.php?xsl=7&s=72172&v=2&c=288>

ma il quotidiano on-line risponde a stretto giro di posta, con pubblicazione della delibera:
“mentre lo screening anti-Covid, coi tamponi rapidi cinesi, si è spostato nel Nuorese facendo registrare un flop, si scopre una bufala detta dal commissario dell’Ats, Massimo Temussi, ovvero il regista del ribattezzato ‘Piano Crisanti‘. Stiamo parlando dei controlli a tappeto sulla popolazione sarda, secondo il cronoprogramma che l’immunologo romano ha messo a punto insieme all’Azienda per la tutela della salute”.
Bisogna tornare indietro al 13 gennaio scorso per inquadrare la questione. Perché quel giorno da Parigi rimbalza la decisione presa dall’Agenzia francese del farmaco che bandisce l’utilizzo dei tamponi rapidi cinesi di marca VivaDiag, in quanto “non attendibili”, certificano gli esperti transalpini. Troppi i falsi positivi. E troppi i falsi negativi.

Sardinia Post dà conto di quella presa di posizione da parte dall’Agenzia di Parigi e spiega che i VivaDiag, prodotti ad Hangzhou, sono gli stessi test rapidi usati per lo screening in Ogliastra, la provincia da dove a gennaio ha preso avvio il ‘Piano Crisanti’. Nulla di polemico. Anche perché la presunta inefficacia dei tamponi non è certo una responsabilità di chi li acquista.


Tuttavia Temussi non ci sta. Qualche giorno dopo fa diffondere dall’Ufficio stampa un. comunicato in cui è scritto: “riteniamo che l’informazione corretta sia fondamentale, soprattutto in un momento così delicato. Fake news e notizie fuorvianti creano solo allarmismo e scetticismo tra i cittadini, rischiando di compromettere il lavoro che si sta facendo sui territori in un momento in cui non possiamo abbassare la guardia nei confronti della pandemia”. Non solo. Temussi, nella stessa nota, assicura che “i test rapidi usati in Ogliastra sono di un’altra marca, la Joysbio“.


Il giornale il 16 gennaio pubblica il comunicato del commissario ma continua ad indagare. Anche perché la prima notizia del 13, quella in cui diceva che i test banditi in Francia erano uguali a quelli usati in Ogliastra, era stata verificata in loco. Tant’è: il 16 gennaio Sardinia Post pubblica la delibera con la quale è provato che l’Ats ha acquistato solo tamponi rapidi VivaDiag, spendendo 5 milioni e 360mila euro (leggi qui).


Dopo quell’inchiesta, sempre Sardinia Post ha scritto una mail all’Ats, in cui si chiedeva di poter avere la delibera con la quale si comprovava l’acquisto dei test rapidi Joysbio, come detto da Temussi. Nessuna risposta è mai arrivata in Redazione. Né al consigliere regionale del Pd, Salvatore Corrias, sindaco del Comune ogliastrino di Baunei, che aveva contestato a Temussi il fatto di non voler rendere pubblici gli esiti dello screening. “E non stiamo chiedendo di certo i nomi dei positivi, ma solo i risultati complessivi dei controlli. Del resto – aveva aggiunto l’esponente dem – non c’è motivo per tenere nascosti i dati se la campagna è andata benissimo, come detto dallo stesso commissario Ats”.


Proprio nel Nuorese è stata scattata in quei giorni la foto, pubblicata a corredo del pezzo. Come si può osservare, i test sul tavolo, all’interno della scatola bianca e verde, sono proprio i VivaDiag. E Temussi è lì dietro in piedi, vestito di nero. Insomma, passato quasi un mese da quel comunicato del commissario, è evidente che sui test rapidi cinesi la fake news l’ha detta lui e non i giornali. Nel mezzo l’indagine interna aperta dal Dg dell’assessorato alla Sanità, Marcello Tidore, proprio per fare chiarezza sui 5,3 milioni spesi dall’Ats per i test cinesi VivaDiag.

<https://www.sardiniapost.it/politica/test-cinesi-e-dubbi-bufale-per-temussi-ma-lafake-news-lha-detta-proprio-lui/>

<https://www.sardiniapost.it/inchieste/test-cinesi-covid-ecco-lacquisto-ats-tutto-diuna-sola-marca-spesi-5-milioni/>

<https://www.sardegnareporter.it/2021/04/sardi-e-sicuri-lunica-sicurezza-e-lo-sprecodi-soldi/388752/>


Ecco che alcuni politici regionali iniziano a smarcarsi: c’è chi ne richiede l’interruzione e chi dichiara che l’unica cosa “sicura” è stato lo spreco di soldi (M5s).


ADDENDUM: Test Rapidi: il Veneto e la permanenza “in giallo”. Illuminante inchiesta di Report:

<https://www.youtube.com/watch?v=mn7fJ-c_ndo>



Ad ultimo, c’è da segnalare che proprio i VivaDiag sono i test antigenici utilizzati - sempre dall’ATS - per gli screening negli scali portuali ed aeroportuali sardi fino a qualche settimana fa.


Le statistiche

I grafici della fondazione GIMBE:










Il conteggio giornaliero mostra come la campagna Sardi e Sicuri si affianca ad un periodo decrescente di casi, che raggiunge il minimo tra il 23 febbraio e il 2 di marzo (data in cui la Sardegna passa in zona bianca). In quei giorni è in piena esecuzione lo screening, prima nel Medio Campidano, poi a Cagliari, con un totale di 54 mila test che hanno portato a soli 59 positivi confermati da molecolare.
Il ruolo dello screening non è impattante sul numero dei positivi totali del periodo, in verità appare assai irrisorio.

L’11 aprile ci prepariamo ad entrare in zona rossa con 369 i contagi da coronavirus, secondo i dati del bollettino della Protezione Civile: attuali positivi 17.081, con unaumento di 287 unità:

<https://www.adnkronos.com/covid-sardegna-oggi-369-contagi-e-4-morti-bollettino-11-aprile_6hs9HLAFP3zgMkL8GpUkR9>


In quelle stessa date si svolge lo screening a Sassari ed Alghero (77 positivi nella prima e 59 nella seconda, a fronte di quasi 50 mila test, (non ci sono attualmente info reperibili sui riscontri molecolari, che avranno ridotto ulteriormente il numero). Ma il “rosso” era stato già deciso sui dati della settimana prima dello screening.

I numeri s’impennano dal 13 al 27 aprile. Il 24 si svolge l’ultima trance di screening nei piccoli comuni del sassarese, ma non si hanno notizie in merito ai positivi totali, di sicuro sotto la media dei precedenti, visti alcuni articoli di stampa locale.


Impostando una proporzione matematica: 397 presunti positivi su 300mila test di screening equivalgono ad una percentuale che va dallo 0,13%, (da valutare al ribasso, considerato che - in genere - una considerevole percentuale viene poi smentita dal molecolare), ad un plausibile 0,06%, molto vicini a quel che poeticamente definiremmo
un “nulla cosmico”.


Quanto sono costati i tamponi?



Quasi 6 milioni di euro evaporati solo per l’acquisto di test inutili ed inaffidabili, con tutto il carico e dispendio di risorse impegnate su personale ed organizzazione logistica della campagna, con relative spese di consulenza, per uno screening che - dai dati testé esaminati - non ha mostrato alcun ragionevole valore né di tipo diagnostico, predittivo e tantomeno statistico: questa campagna non è infatti stata in
grado d’intercettare, indirizzare o prevenire alcunché, non ha in nessun modo tenuto il polso della situazione epidemiologica suggerendo criticità o attivando eventuali campanelli d’allarme quando la curva tendeva a risalire.



Tutto ciò non deve però lasciare sorpresi: si trova ormai conferma in diversi papers internazionali, tra gli altri dello stesso British Medical Journal :


L’inefficacia/dubbia utilità dei test (anche rapidi, sia professionali che di autovalutazione) è infatti denunciata in questi recentissimi articolo del BMJ che fotografano la situazione inglese:


<https://www.bbc.com/news/health-56349116?fbclid=IwAR1IcMjga70ltPkRNhFc5Vk9UgjFrkvr7XKZqxYCXispDC8FAPif3aAPaKk>




<https://www.bmj.com/content/372/bmj.n706fbclid=IwAR3JizhY1YJrDjzOaNOWJDh3MBGYEXaf7UQoS7BJteL7aEbGcjLYB-kM0>


<https://www.bmj.com/content/373/bmj.n1058>




Screening di massa per infezione asintomatica da SARS-CoV-2


BMJ 2021 ; 373 doi: https://doi.org/10.1136/bmj.n1058 (pubblicato il 28 aprile 2021)

Corrispondenza a: AE Raffle angela.raffle@bristol.ac.uk
“L'ondata di infezioni di dicembre a Liverpool, dove tester addestrati hanno sottoposto a screening un quarto della popolazione, non è stata inferiore a quella di altre città senza screening. Gli effetti dello screening degli studenti universitari a partire da dicembre rimangono poco chiari ei dati non sono stati resi pubblici. Le case di cura che conducono test asintomatici hanno faticato ad aderire ai protocolli e hanno sperimentato non meno focolai rispetto alle case di cura senza test asintomatici”.

Va inoltre ricordato che: L'Organizzazione Mondiale della Sanità non ha mai consigliato di testare persone a basso rischio. Il consiglio del Consiglio dell'UE sui test rapidi si concentra su quelli con un'elevata probabilità di pre-test, come i contatti di casi o dove i tassi di positività del test sono> 10%. I Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) sono espliciti sui limiti dei test rapidi in contesti a bassa prevalenza e sono attenti a distinguere gli usi diagnostici dallo screening.

E non va meglio per i sierologici. Sempre in un recentissimo articolo del BMJ:
Sebbene la preoccupazione per l'accuratezza dei risultati negativi di questi test non sia nuova, i timori sul numero di falsi positivi sono aumentati.
Public Health England ha riferito che tra l'8 marzo e il 4 aprile sono stati effettuati oltre 26 milioni di test a flusso laterale. Circa la metà dei 30904 risultati positivi identificati è stata seguita con un test PCR, di cui 3034 (18%) sono tornati negativi.
<https://www.bmj.com/content/373/bmj.n1025>



Conclusioni


Per quasi 4 mesi - malgrado le enormi quantità di persone testate - lo screening di massa Sardi e Sicuri non ha portato ad alcun rilevante controllo sulla curva epidemiologica, anzi, l’ha vista calare fino ai primi di marzo, nonostante le grandi adunate con quasi 150 mila test eseguiti, mantenendo poi gli stessi infimi livelli di rilevazione anche durante la grande impennata avutasi in conclusione, nei comuni della provincia di Sassari, senza che essa abbia mostrato una tangibile utilità nell’intercettare cluster né - in qualche modo - prevenirli.

Rimane l’indignazione e lo sgomento per i milioni di euro dirottati (e dilapidati) inutilmente su metodologie di testing ormai scientificamente screditate. Resta altresì un forte sentimento di deprimente impotenza per le risorse pubbliche così sottratte ad investimenti ben più urgenti e necessari, come il rafforzamento della medicina territoriale, delle strutture e degli organici ospedalieri in perenne affanno.
Tante le domande tutt’ora senza risposta. Sarebbe doveroso conoscere le cifre precise, avere una sinossi dei costi complessivi di una campagna annunciata con toni salvifici e conclusasi con una vera e propria Caporetto.
Sarebbe interessante conoscere le parcelle dei consulenti e dei padrini dell’iniziativa, in primis quella del dott. Crisanti che il 4 gennaio affermava in conferenza stampa "speriamo di consegnare un'Isola che, se non è al 100% Covid free, ci va molto vicinoma che il 26 aprile - a campagna conclusa - definiva lo screening con test antigenici  letteralmente “uno spreco di soldi”, quando già nel dicembre 2020 anche in Italia qualche dubbio faceva capolino, tanto che il direttore scientifico di Altamedica, Claudio Giorlandino, dichiarava apertamente che "la letteratura internazionale già da tempo mette in luce i limiti dei test qualitativi immunocromatografici”, confermando col suo studio quanto gli stessi già conosciuti fossero in realtà estremamente maggiori. Perché dunque porre in essere imprese dagli esiti scontatamente fallimentari?




Si avrà di nuovo il coraggio di mettere in moto carrozzoni di tal fatta nella prossima stagione invernale? Intanto chi pagherà per un tale dirottamento di risorse? Quali eventuali conseguenze penali per tutti coloro che - mentendo - ne hanno cavalcato l’onda?

Chiunque vorrà porre nelle sedi opportune tali interrogativi ha piena disponibilità di servirsi di questo breve canovaccio, nella speranza che si possa andare ancor più in profondità su tale spinosa questione, di rilevanza non solo regionale.










domenica 24 gennaio 2021

SU BOE MULIACHE IN SA TERRA DE SOS DIMÒN[G]IOS

SU BOE MULIACHE IN SA TERRA DE SOS DIMÒN[G]IOS
IL BUE CHE MUGGISCE NELLA TERRA DEI DEMONI




“A s’iscuru Compare mi che ‘ortat in Boe, borro che·i su mare e gherro a malu proe” (Al buio Compare mi trasforma in Bue, muggisco come il mare e combatto come un cattivo prode) sono le prime due strofe della canzone di Piero Marras intitolata “Boe Muliache”. In poche parole, il cantautore sardo racconta la leggenda secondo cui all’imbrunire alcuni uomini si trasformano in essere malvagi, raffigurati come mezzo uomini e mezzo bestie; anzi, più precisamente, mezzo uomini e mezzo buoi. In altri tempi, queste figure mitologiche si chiamavano “Minotauri”, da Minus-Taurus (quasi toro).
Nell’antichità, i soldati posti a difesa delle città osservavano i turni di guardia notturni che andavano dalle sei del pomeriggio alle sei del mattino. Questo lasso di tempo era diviso in quattro parti di tre ore ciascuno. Il primo turno era detto in latino Hesperus, come il nostro sardo Pèsperu (senza la –s sigmatica del nominativo), e vuol dire in italiano Vespero. I Romani avevano fatto fuori la consonante iniziale /P/ per mostrarsi vicini al greco Ἥσπερος (Ésperos), ignari che i Greci avessero in tempi ben più remoti preso questo lemma in prestito dai Sardo-Pellasgi.
Il quarto ed ultimo turno di guardia andava dalle tre alle sei del mattino e veniva appellato Gallicinium, termine composto da Gallu e da Luciniu, quest’ultimo pronunciato Luchinzu, così chiamato perché annunciava l’alba del Gallo, a cui si rifacevano i coronimi della Gallura, della Galilla (Sarrabus Gerrei) e della Luchia (Baronia) sarde, che vedevano il sole mattutino sorgere sul mare a Oriente. Il primo e l’ultimo quarto di turno erano contrassegnati dal passaggio nel cielo della stella Lucifer, ovverosia del pianeta oggi denominato “Venere”, che era visibile nel cielo notturno solo all’imbrunire e all’alba.
I Romani avevano rinominato Lucifer con “Venere, stella del Mattino” per venire incontro ai Greci che la definivano allo stesso modo. Inoltre, sempre per seguire la lingua greca, i grammatici latini avevano troncato la vocale finale del nome nel nominativo singolare per farlo corrispondere alla terza declinazione greca con l’uscita in consonante. I Sardi hanno però sempre mantenuto la loro lingua e chiamato questa stella Lutziferru (Lucifero). Il suffisso Ferru, in latino Ferox, prima che comparisse l’omonimo metallo, significava “tenacia” o “coraggio”. Pertanto, il composto risolve in “luce = Lutzu” e “feroce = ferru”. Ancora oggi, il cognome sardo Lutzu è proprio delle Baronie (Luchia), dove era sorta in antichità la città di Feronia, lessema pronunciato Ferronza, centro individuato nell’odierna Posada.
“Cando arveschet die so unu cristianu, siat chi fetat nie o sole su manzanu, ma cando torru a Cuddu sos balentes si trèmene, sa pedde atuddu atuddu, malaitu su sèmene” (Quando sorge il giorno sono un cristiano, sia che faccia neve o sole il mattino, ma quando ritorno ad essere Quello, anche i valorosi tremano, con la pelle d’oca, maledetto il seme) riprende Piero Marras nella sua canzone. In altre parole è di notte che l’uomo si trasforma in Bue, poiché è solo nel cielo notturno che si può osservare la costellazione del Toro, detta in antichità del Boe, che si presentava al crepuscolo intorno al 21 marzo, nel giorno dell’equinozio di primavera, e dava inizio nella prima domenica successiva di luna piena alla Pasqua, festa dei Pastori o degli Allevatori.
Le protomi taurine tracciate dalle stelle della costellazione del Boe sono riportate in tantissime Domus de Janas, ma la venerazione per questi astri era proseguita anche nel periodo del Bronzo quando pure le “Tombe dei Giganti” disegnavano con l’esedra l’architettura stellare delle corna del bue. “Boi” era inoltre l’etnonimo di una antica popolazione che aveva colonizzato, tra gli altri, l’Appennino Emiliano, una parte del Danubio e della Grecia. Boe e Boi sono due cognomi sardi attestati prevalentemente nel Nuorese e nell’Ogliastra, dove il passo di Corru ‘e Boi segna ancora oggi una parte del loro territorio.
Il testo di Piero Marras chiude con il ritornello “Non m’ammento ne tempus e ne logu cando intro cun Dimònios in giogu” (Non ricordo né tempo e né luogo quando entro con i Demoni in gioco). Entrare “cun Dimònios in giogu” è un detto sardo rivolto a chi, mutandosi in Demone, inizia a trasformare il gioco in guerra. “Si sunt pesende totu sos Dimònios” (Si stanno alzando tutti i Demoni) si dice ancora quando il tempo minaccia temporale. Nella tradizione sarda, pertanto, i Demoni sono sempre esistiti, anche prima che la Chiesa cristiana li trasformasse in antagonisti di Dio o di Cristo. A questo punto occorre chiedersi: perché nell’immaginario cristiano i Demoni sono rappresentati con le corna?
Il termine sardo “Dimòniu” è un’acquisizione relativamente recente o una corruzione temporale che però conserva antiche radici. In latino, ad esempio, l’aggettivo “daemoniacus”, senza la desinenza -s del nominativo, doveva essere letto come “demonzacu”, poiché il dittongo –ae- si leggeva –e- e il nesso consonantico atono n+i+vocale come una /z/ sonora [dz]. Per cui l’aggettivo risolveva in “De-Mònzacu”, in cui il prefisso De- denotava appartenenza e l’aggettivo Monzacu si trasformava nel sostantivo Monza- perdendo il suffisso aggettivale finale –cu. In sintesi, l’estensione grafica “Monia” veniva pronunciata “Monza” in logudorese e “Mòngia” in campidanese.
In sardo sono chiamate “Monza” o “Mòngia” sia la suora religiosa sia la chiocciola monzetta. Che cosa hanno in comune la Monaca e la Monza? Con un gioco di parole sembra quasi richiamare alla mente la famosa storia della “Monaca di Monza”, al secolo Marianna de Leyva, divenuta Suor Virginia Maria, raccontata con altre vesti dal Manzoni nel romanzo “I Promessi Sposi”. In effetti, Monaca è il nome attuale dell’originario Mòn[i]aca, a cui è stata sincopata la /i/ che preceduta da consonante e seguita da vocale esprimeva il suono consonantico della Zeta sonora. Pertanto, si ritorna all’aggettivo Mònzaca che con il prefisso De- di appartenenza diventa De-Monzaca, scritto Demoniaca.
La storia linguistica del latino ha dell’incredibile. Quando i Romani decisero nel 240 a.C. di inserire i morfemi nominali del greco nella radice sarda della loro lingua, l’ibrido creato, incomprensibile al popolo, divenne presto lingua morta. Tale lingua scritta, ripresa della Chiesa che a partire dal III secolo dopo Cristo era diventata Religione di Stato, venne letta non più con le regole grammaticali originarie ma con quelle coeve dei tempi in cui fu utilizzata. Pertanto accadde che per alcuni termini si perse l’etimologia e, nel caso specifico, venne chiamato De-Monius il diavolo, l’antagonista di Cristo, senza sapere che il Moniu o la Monia erano in origine il Mon[i]aco o la Mon[i]aca, ossia coloro che professavano la religione, e si leggevano rispettivamente Mòngiu o Monza.
Mòngiu è oggi un cognome sardo, riportato quindi al maschile, mentre Monza è la religiosa o suora, sostantivo che esce al femminile. Entrambi hanno un nesso che li lega alla Monza chiocciola: le corna. In antichità, i sacerdoti così come i guerrieri sardi erano provvisti di elmo cornuto e, figuratamente, riprendevano le corna della chiocciola, simili a quelle del boe, epiteto dato all’omonima costellazione. Solo chi aveva l’elmo cornuto poteva deporre nel tribunale degli uomini liberi ed essere chiamato quindi a testimoniare, da cui Testi-monium, in sardo Testi-monzu o Testi-mòngiu, vale a dire con l’elmo cornuto in testa.
La chiocciola è chiamata in sardo in diversi modi: gioga, croga, zoga, monzu (Logudorese); croca, crochedda, corchedda, crogu, baticorri, tapacorra, tabacorra, vaca de corru, corru de vacca, corrobaca, bacacorru, vacacorru (Nuorese); cincicorru, sicigorru, sissigorru, sintzigorru, sitzigorru, tzintzigorru, bitzigorru (Campidanese). Il suffisso “Corru” è facilmente individuabile nel “Corno”, mentre il prefisso “Sitzi” è legato a diversi significati che vanno dal filo della vite al fiore della margherita e dalla pietra focaia alla cicala. Ma è forse quest’ultimo termine quello più appropriato per essere abbinato alla luce notturna delle stelle, perché le cicale che danzano nelle belle serate estive sono imitate dalle migliori stars luminose dello spettacolo.
Il greco Δαιμόνιος (Daimònios), calco del sardo-pellàsgico, significa “appartenente agli dei”. Pertanto, prima dell’avvento del Cristianesimo, le corna taurine portate in testa dai sacerdoti, sacerdotesse e guerrieri sardi erano sinonimo di divinità. I seguaci di Cristo le hanno poi trasformate nel simbolo del male, del Demonio o di Lucifero. I Sardi, testorrudos (tenaci e feroci), le hanno però tramandate fino ai nostri giorni attraverso le maschere carnevalesche dei Merdules o dei Mamutzones e seguendo inoltre a chiamare Monzas o Mòngias le monache della nuova religione.
Il capitano Luciano Sechi mi ha raccontato qualche anno fa, nel corso di un’intervista alla mia rivista Logosardigna, che un giorno, mentre viaggiava sul treno che lo portava a casa, ebbe un’ispirazione e vide passare nella sua mente, come fosse il nastro di una telescrivente, il testo dei Dimonios, che, immediatamente, trascrisse e musicò per farne l’inno alla Brigata Sassari. Egli collegò i Demoni ai nostri millenari antenati guerrieri, cantando “s’istiga dei cudda antiga zente, chi a s’inimigu frimmaiat su coro”. Il capitano si ricorda anche più o meno l’orario, erano appena passate le sei di sera, quando “Compare, a s’iscuru, che l’at bortadu in Boe”.

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